Charlie arrivò alla soglia della sala riunioni della riserva quando il sole iniziava appena a fare capolino fra i rami. Non era certo di aver fatto bene a tornare al lavoro lasciando la famiglia alle prese con i problemi. Erano passati un paio di giorni dalla presa di potere di Colui – Che – Non – Può – Essere – Nominato e Remus, Kingsley ed i suoi genitori lo avevano praticamente costretto a tornare in Romania al suo lavoro ufficiale nella riserva ed a quello ufficioso di anima della resistenza al Signore Oscuro.
(28265 parole, pubblicata 18/10/08)Era un calmo e placido pomeriggio domenicale. La famiglia Weasley al gran completo si stava riprendendo da un più che luculliano pranzo in famiglia...
(358 parole, pubblicata 06/02/10)
Una moltitudine di figure incappucciate circondò i membri dell’Ordine. Schiantesimi, Anatemi che Uccidono. Lampi di luce illuminarono di ogni colore i cappucci dei Mangiamorte, i volti concentrati dei vari Harry, Hagrid, Remus, Tonks. Urla improvvise. La moto si ribaltò. Lampi dorati. Eva, invisibile sul suo cacutala, affiancò Tonks potenziandone gli incantesimi rivolti contro Bellatrix che le si accaniva contro. Sirius perse di vista la moglie mentre seguiva la moto guidata da Hagrid.
(42204 parole, pubblicata 22/05/08)Passatempi di honey
“Ah, finalmente a casa!” Percy sospirò soddisfatto buttando via le scarpe.
Sentiva uno strano bisogno di tirare un poco i remi in barca, di cedere alla malinconia che lo assediava da quando aveva rivisto Penelope ed aveva avuto quell’incontro con Deborah.
(1509 parole, pubblicata 30/10/08)Un vento gelido imperversava da un paio d’ore circa, insinuandosi in ogni più piccolo spiraglio. Il cielo plumbeo non lasciava trasparire neanche uno spiraglio di luce. Percy si affacciò alla finestra lieto di non dover lasciare la sua nuova casa con quel tempaccio.
(1683 parole, pubblicata 06/10/08)Augusta Paciock entrò titubante nella stanza del reparto lungo degenza del S. Mungo, dove erano ricoverati il figlio e la nuora, stringendo nella sua la manina del nipote.
Oggi la nonna voleva che festeggiasse il suo compleanno con i genitori, chissà che…
Quando Augusta Paciock uscì dalla stanza del Reparto Riservato del S. Mungo, il nipote stringeva convulsamente tra le mani un incarto di gomme Bolle Bollenti.
Il primo di una serie infinita.
(604 parole, pubblicata 28/07/08)
I nostri corpi sono scossi dal dolore, laggiù, ma le nostre coscienze sono insieme, ancora una volta e per sempre.
Al di là del tempo, del dolore e del mondo le nostre anime danzano la danza dell’amore eterno… (343 parole, pubblicata 15/07/08)
Uscendo dal Ministero si accorse che l’aria era tiepida e piena di un sentore come di alberi in fiore. Ricordò delle immagini della campagna italiana con i mandorli ed i peschi in fiore: i rami spogli ricoperti da fiorellini dai colori tenui. Respirò a pieni polmoni, fermandosi un poco per godere di quel tepore e di quel profumo e gli sembrò strano sentire quei profumi nel pieno centro di Londra. Perso nei suoi pensieri girò l’angolo e si trovò giusto di faccia Penelope ferma, in attesa, con in mano un grande uovo di Pasqua. Il profumo di fiori era più forte: proveniva proprio da lei, dai suoi capelli ricci.
(798 parole, pubblicata 08/06/08)Percy entrò a piedi nudi in camera per vestirsi e vide il jeans e la camicia che aveva indossato la sera prima, pieno di aspettative felici, gettati negligentemente per terra. Un moto di rabbia gli fece puntare la bacchetta sui vestiti “Ignis” e un getto di fuoco bruciò quegli abiti che gli ricordavano la delusione.
(614 parole, pubblicata 02/06/08)
Cara Molly,
se hai trovato questa lettera vuol dire che sei già in piedi e stai preparando la colazione per me e per i nostri figli. Forse ti stupirai di riceverla, ma è l’unico modo che ho trovato per dirti alcune cose importanti senza essere interrotti dai figli e senza arrossire per l’imbarazzo.
(267 parole, pubblicata 02/06/08)