Note alla storia

Volevo scrivere una cosa diversa, qualcosa su uno dei docenti di Hogwarts. Il problema è che tutte le notizie non possono non passare che dal custode, il nostro pettegolone antipatico. Per cui, mentre iniziavo a scrivere, ho capito che, udite udite, il mio protagonista sarebbe stato lui. Inquietante. Ah, la gatta ha il nome di Gazza originale, ovvero Filch. Questo perchè so che i gatti sono longevi, ma non eterni XD
Questa storia ha partecipato al Contest "HP That Night" di Writers Arena Rewind, un posticino davvero simpatico ^^
Gazza detestava Halloween. Le decorazioni, la cena speciale, i fantasmi in vena di canzonette macabre: tutto ciò lo disgustava, perché rendeva gli studenti ancora più chiassosi. Chiunque altro avrebbe pensato che i ragazzi, terrorizzati dalla guerra, meritassero un qualche sorriso, ma non Argus Gazza, custode di Hogwarts. Aveva trovato validi motivi per lagnarsi tutta la sera: dalle continue assenze del preside Silente e della sua vice, la professoressa McGranitt, alle richieste di clemenza da parte dei docenti riguardo le violazioni sul coprifuoco studentesco. Non era da lui acconsentire a queste richieste, e per questa ragione Argus, assieme alla sua gatta, Mrs Filch, continuava a sorvegliare i corridoi con la sua lanterna, saltando da una rampa di scale all’altra, prima che cambiassero direzione improvvisamente.
Stava camminando nell’ingresso, quando sentì bussare con forza al portone.
Gazza cominciò a sudare freddo: nessun mago con buone intenzioni bussava in piena notte, meno che mai a Hogwarts. S’immobilizzò, ma fu presto distratto dal sopraggiungere del Frate Grasso, il fantasma di Tassorosso.
- Che succede?
- Bussano al portone, non senti? – gracchiò l’uomo. – Non è un bene, e il preside non c’è!
- Oh! – con grazia, il fantasma fluttuò fuori, e rientrò subito dopo. – E’ Jacob, il commesso di Mondomago. Pare molto agitato, dovresti aprirgli.
Borbottando in direzione della sua gatta, Gazza aprì i numerosi lucchetti che chiudevano la porta, odiando la propria condizione di Magonò.
- Che vuoi? Se cerchi Silente per dirgli che i Mangiamorte sono tornati a Hogsmeade non lo troverai qui, perciò sparisci! – tuonò Argus, affacciandosi con espressione corrucciata sulla soglia. Puntò la luce in faccia al mago, tentando di scacciarlo come un animale importuno.
Jacob tremava per il freddo e l’agitazione, e non badò all’accoglienza ricevuta: - Niente Mangiamorte, custode. Dicono che sia caduto! Sconfitto a Godric’s Hollow!
- Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato? – domandò il custode, sconvolto. Il Frate Grasso era dietro di lui, altrettanto stupito.
- Così si dice, la voce sta facendo il giro dell’Inghilterra. – Jacob non attese risposta; agguantò la sua scopa e prese il volo per tornare a casa, e al caldo, il più velocemente possibile.
Stordito e confuso, Argus richiuse il portone, mentre la gatta lo guardava, facendo la fusa.
- Grossa notizia. – commentò il fantasma. – Se è vera.
- Bisogna avvisare i professori immediatamente. – disse Gazza, serio. Il Frate non attese oltre, e attraversò il corpo del Magonò scomparendo tra le mura del castello, lasciando una spiacevole sensazione di gelo nel vivo.
Lentamente, alla sua maniera, Argus cominciò a salire di nuovo le scale, seguito dalla fida Mrs Filch.
E così il grande Mago Oscuro pareva essere caduto per sempre, pensò Gazza, incamminandosi. Di certo c’era lo zampino di Silente, l’unico in grado di contrastarlo. Già si immaginava i titoli sulla Gazzetta, le foto, i giornalisti accalcati fuori le mura per intervistare il grande eroe. La morte di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato era di certo un sollievo per la comunità, ma non esente dalle sue grane, come niente nella vita, considerò, mentre sentiva Madama Chips squittire agitata dall’Infermeria.

Note di fine capitolo

Terza classificata: Ladyhawke87 – Ronda notturna con 8,438
Ok, una storia su Gazza. Non me l’aspettavo, onestamente, di tutti i personaggi del fandom è proprio l’ultimo che mi sarei aspettata di vedere protagonista in questo contest. Ciò detto, mi è piaciuto molto come l’hai reso, odioso e insopportabile come è nella saga. Sembra facile rendere questi personaggi che camminano sul confine della macchietta, ma se ci si rifà al solito stereotipo in genere non si riesce affatto a dare una buona caratterizzazione. Non è questo il caso: è il Gazza della storia, astioso e rancoroso nei confronti degli studenti, così preso dalle sue piccole beghe quotidiane da non lasciarsi neanche troppo toccare dalla grande notizia che gli viene portata nel cuore della notte, come se non lo riguardasse, ma fosse solo una rogna dei professori. Mi è piaciuto molto questo breve spaccato nella vita del custode – meno male che hai ragionato sulla gatta, c’è gente che rende Mrs. Purr eterna (anche se secondo me le chiama tutte allo stesso modo, c’è una schiera di venti o trenta Mrs. Purr stecchite e impagliate, da qualche parte) – e sul modo di scrivere non ho nulla da dire, a parte qualche svista di battitura, come mente al posto di mentre nell’ultima frase, e un paio di ripetizioni che comunque non rovinano la lettura.
Grammatica e sintassi: 8,25
Capacità espressiva: 8,5
Rispetto parametri e traccia: 8,5
Originalità e creatività: 8,5

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