Note al capitolo

Titolo: Puffola Pigmea
Fandom: Harry Potter
Writers: Nasreen
Betareader:
 [info]billaneve  
Pairing: Nessuno
Personaggi: Lily Luna Potter, James Sirius Potter, Albus Severus Potter, Rose Weasley, Harry Potter
Rating: PG13
Capitolo: 1/1
Avvertimenti:
AU, Oneshot, post 7 libro (no epilogo), Het, OOC

Note dell'autrice: Sinceramente ho inserito l'avvertimento OOC, MA il mio intento era quello di creare degli attimi assolutamente IC. Con Harry Potter è stato più difficile, sinceramente. Non so se ci sono riuscita ecco il perchè dell'avvertimento.

 

Inoltre vorrei precisare che questa fanfiction è una sorta di esperimento dove gioco, o almeno ci provo, con un stile che non mi è proprio molto familiare e, perciò, mi scuso se noterete qualche "zoppicamento" qua e là. Un esercizio alternativo, diciamo, dove tento di muovermi unicamente con i discorsi diretti, l'incisività e la musicabilità delle frasi. Ogni parola è frutto di riflessione ed ogni frase ha almeno un paio di interpretazioni, sopratutto quelle del piccolo James Siuris Potter.

Mi auguro che non sia totalmente da buttare via ed attendo i vostri commenti.


SommarioLa morte è una cosa difficile da accettare, forse più difficile che viverla. Forse. Noi, ovviamente questo non possiamo saperlo. Tutto quello che ci resta da fare è sperare e continuare ad avere freddo.


Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a chi ne detiene i diritti. La trama di questa storia è invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

 

Puffola Pigmea

 

 

Anno 2010

 

- Papà, papà! Cosa succede quando si muore?

- Beh, sai piccolo… Si vola in Cielo. 

- Ma fa freddo lassù, ci si porta il golfino?

- No, tesoro, quando si vola in Cielo si va in posto stupendo. Puoi essere quello che vuoi e nessuno vuole avere freddo, no?

- Giusto…

 

***

 

- Ma, ma… Allora perché non possiamo andare anche noi in Cielo, papà?

- Perché non è il nostro momento, noi ancora dobbiamo stare qua, sulla terra, e vivere la nostra vita.

- Ma se stanno tutti bene lassù, perché hanno tutti paura? Io non ho paura, voglio andare a trovare la nonna e il nonno.

- Non dire queste cosa, James! Quando sarà il momento giusto, raggiungeremo... Insomma non sono discorsi da farsi, questi!

- È ora il momento giusto, papà! Che ci facciamo ancora qua? Io sono stanco di avere freddo… Voglio andare al caldo dalla mamma!

- Non possiamo, te l’ho già spiegato! Non lo dire neanche per scherzo, per  Salazar!

 

***

 

- Papà!

- Sì, dimmi James, ora che cosa c’è? Papà deve finire di impacchettare queste cose…

- Perché cambiamo casa? Ad Albus non va…

- Nemmeno a me, che pensi? Ma non posso più stare qua…

- Perché?

- … Perché così ho deciso.

- Ma Al non vuole, papà!

- E tu sì?

- Per me è uguale. Ma Al dice che se andiamo via, quando la mamma tornerà, non ci troverà! Perché Al non crede che la mamma sia andata in Cielo?

- Bhe, perché è piccolo. Non lo capisce… Vedi, sta a noi aiutarlo a capire che la mamma sta in un posto… diverso, migliore.

- Già, la mamma sta al caldo e noi al freddo. Che fregatura, voglio andare dalla mamma!

- James! Ti ho già spiegato che non funziona così! Non siamo noi a decidere quando poter andare in Cielo. Per cortesia!

- E chi è?

- Bhe, Merlino, James… Ecco, diciamo che ognuno lo chiama come gli dice il cuore. Per alcuni è Allah, per altri Buddha e per noi è Dio. Il significato non cambia.

- Il mio cuore mi dice di chiamarlo Puffola Pigmea.

- James!

- Che c’è? Hai detto che dobbiamo ascoltare il cuore. Il mio cuore dice che è antipatico, mi ha portato via la mamma! Ed io odio le Puffole Pigmee!

 

***

 

- James! Dov’è  Albus?

- Non lo so. Ha detto che si nascondeva, non voleva lasciare la casa della mamma.

- E non hai cercato di fargli cambiare idea?

- No, perché?

- Lascia perdere, James. Davvero, lascia perdere. Va' da Lily che è sola in soggiorno.

- Sì, lo so. Le urla si sentono anche quassù. Neanche lei vuole lasciare la mamma

 

***

 

- Lily, smettila, mi stai spaccando le orecchie.

- Lily, basta! Papà! Lily non la smette! Sta-Zitta-Lily!

- Porca Puffola, sta zitta Lily, la mamma non è qua! È volata in Cielo, cavolo! Vuoi stare zitta? Non ti sopporto più! 

- Toh, bastava così poco? Papààààà… Prova ad urlare ad Al, con Lily funziona!

 

***

 

- Ragazzi, per favore, non litigate con i vostri cugini mentre sono al lavoro. Nonna Molly non può corrervi dietro ogni volta!

- Ma papà, Rose è cattiva!

- E adesso perché sarebbe cattiva, James, sentiamo. Mi farai impazzire…

- Dice che è colpa di Lily se è morta la mamma.

- No James! Questo non è assolutamente vero! La mamma è andata via… diciamo per lasciare il posto a Lily, ecco. Non è colpa di Lily, lo capisci?

- Ma Lily è piccina. In casa c’era posto per tutte e due!

- Lo so, tesoro mio. Credimi, lo so.

 

***

 

- Papà,  Al piange!

- Ancora! Santo Godric, che è successo? Che gli hai fatto, Jamie? Gli hai rubato un giocattolo?

- Papà! Ha preso tutti i miei giocattoli!

- Sono anche suoi, adesso. Ti ho già spiegato che dovete dividerveli. Aiutami, almeno tu, ti prego!

- Uffa! Perché non posso andare in cielo con la mamma, tanto qua c’è Al e ci sono giochi solo per uno!

 

***

 

- Ehm… Pa’…

- Oh Merlino, aiutami tu! Che succede adesso?

- Al piange, vuole tornare a casa dalla mamma. È noioso…

- Ancora!? La mamma non è a casa, glielo hai detto?

- Sì, ma anche tu. Ma è piccolo, non capisce niente!

- James, santa pace!

- Okay, è piccolo è non capisce. Va bene così?

- Sì, scusami figliolo. Ed ora andiamo a calmare i tuoi fratelli.

- Piangono sempre, non possiamo spegnerli?

- James…

- Va bene papà!

 

***

 

- Papà dice che non è colpa di Lily, ed io credo a papà!

- Anche io credo al mio papà! E papà ha detto così!

- Zio ha detto che è colpa di Lily?

- Lo diceva alla mamma. Piangeva come Al e Lily. Rivoleva la zia…

- Al piange sempre e dice che la mamma è alla vecchia casa. Ma la mamma è in Cielo. Lo Zio sbaglia.

- Se è in Cielo perché non scende un attimo e non fa smettere di piangere tutti?

- Papà dice che non può. Ha lasciato il posto a Lily. Ora lei è al caldo…

- E noi restiamo al freddo. Sì, ha detto così anche la mia mam… Scusa, non piangere, James.

- Non piango! È il freddo!

 

***

 

- Papà, anche zio dice che è colpa di Lily.

- Quale zio, Jamie?

- Ron.

- Giuro che lo ammazzo

- Cosa?

- Niente, dicevo che è pazzo, tesoro. Era la sua sorellina, ed è…

Disperato. Affranto. Distrutto. Abbattuto. Addolorato. Afflitto.

- … È triste.

- Era la mia mamma, ma io non sono pazzo.

- No, tesoro mio, tu sei forte. Il più forte tutti.

- Anche di te, papà?

- Anche di me. Soprattutto di me.

 

***

Anno 2015

 

- James! Jamesss… Dove sei? Ehi! Jamie!

- Dove è James, papà ?

- Non lo so figliolo. Nonna Molly mi ha chiamato dicendo che è sparito subito dopo la scuola, è successo qualcosa? Ha litigato di nuovo con Rose?

- No, non litigano più da taaaaanto tempo. Ora sono amici.

- Ah, sì?

- Sì, sì. Rose è buona e ci dà sempre un po’ dei dolci che le dà sua mamma.

Mamma.

- Vado a cercarlo, torna dentro dai tuoi cugini. Sta con Rose e mangia i biscotti di Molly che, credimi, sono migliori di quelli di Hermione. Ma non dirglielo questo, eh!

 

***

 

- Oh, sei qua. James! È un’ora che ti cerco! Che diavolo stai facendo, Merlino Benedetto?

- Oh, Pa’… Già a casa?

- Mi ha chiamato tua nonna, James! Era preoccupata da matti! Perché ti è saltato in mente di sparire?

- Scusa papà.

- Eh?

- Scusa papà!

- Okay, avanti, spara. Che è successo a scuola?

- Niente.

- James, per favore! Su, parla.

- Nulla, te l’ho detto!

- E perché Rose non mi ha neanche guardato in faccia quando sono entrato in casa prima? Che è successo?

- Che scema…

- James, ti avverto!

- Lunedì dobbiamo portare la mamma a scuola, è la giornata della mamma. 

- … Mi dispiace, James. So cosa stai provando, sai? Neanche io avevo nessuno da portare alla festa della mamma, e del papà se è per questo.

- Lo so, lo so. Noi siamo fortunati.

- Non è questo che intendevo, Jamie, lo sai. Intendevo che, almeno, hai me quando senti di non farcela. Non devi fare sempre il forte.

- Ma io sono forte e sto bene. Lo sai. Sono il più forte di tutti.

- Lo so, tesoro, lo so. Perché sei qua, tutto solo allora?

- … Nulla.

- Dai, James. Non essere testardo.

- Sto parlando con la mamma. Non può scendere, per via di Lily, ma almeno può ascoltare dal Cielo, no? Stiamo prendendo in giro PP.

- PP?

- Sì, ricordi? La Puffola Pigmea…

- James! Per l’amor di Merlino! Un po’ di rispetto!

- Certo come no… Lui si è fregato la mamma! E poi tu dici che il cuore ha sempre ragione…

- James, per favore, cerca almeno di non dirlo ad Albus.

- Non glielo dirò, tranquillo.

- Okay, mi fido, ora andiamo. La nonna è preoccupata.

- Uffa, okay!

- Ehi, che c’è? Vogliamo andare? Che fai lì impalato?

- Nulla pa’, arrivo… È solo che mamma che è d’accordo con me. Sei peggio di Albus, due musoni, dovreste ridere di più.

 

 

-Fine-

Note di fine capitolo

Eh... Credo che dopo questa mi andrò a rintanare nascosta chissà dove XD

Abbiate pietà, davvero. Scritta assolutamente senza pretese e, da un gioco quale doveva essere, alla fine è nata lei che di scherzoso ha ben poco visto il tema trattato.

 

Un abbracccio a tutti.

 

Nasreen

Posta una recensione

Devi fare il login (registrati) per recensire.