Note alla storia

Questa storia è una traduzione in italiano a cura di Angela_147.

L'originale inglese è disponibile qui.

Questa storia è la terza parte della trilogia iniziata con From Ashes e Rising from Embers ; se non le avete lette, consiglierei di farlo prima di iniziare con Falling with Grace, perché la trama continua da lì.

 

Capitolo Uno: Mani legate

 

Agosto 1977

 

Ministero della Magia
Ufficio per l'Educazione e la Ricerca magica
Reparto Incantesimi

Gentile signorina Evans,

sono lieto di informarla che, grazie ai risultati esemplari da lei recentemente ottenuti negli esami M.A.G.O. e al più che soddisfacente resoconto fornito dal nostro Responsabile del Personale, il Reparto Incantesimi dell'Ufficio per l'Educazione e la Ricerca magica è disposto a offrirle un posto da apprendista nella squadra di ricerca in Incantesimi Sperimentali.

Se desidera lavorare nel campo degli Incantesimi, è pregata di rispondere via gufo entro il trentuno luglio.

Attendiamo la sua risposta via gufo.

Cordiali saluti,

Graham Staples
Responsabile di reparto

 

 

Lily Evans si trovava all'entrata Babbana del Ministero della Magia - una cabina telefonica fuori servizio in un quartiere povero di Londra - stringendo nervosamente la lettera di assunzione.

Eccolo. Tra meno di quindici minuti sarebbe iniziato il suo nuovo lavoro come apprendista ricercatrice in Incantesimi all'Ufficio per l'Educazione e la Ricerca magica del Ministero. Il suo ingresso nel mondo del lavoro magico - un lavoro con cui avrebbe dovuto mantenersi e pagare l'affitto.

Lily lo considerava anche un modo per raggiungere un altro fine: un'opportunità di creare gli incantesimi protettivi di cui una nazione stremata dalla guerra aveva un disperato bisogno.

Già prima di terminare gli studi sapeva che avrebbe combattuto contro il mago Oscuro Voldemort. L'aveva già sfidato una volta, contribuendo a salvare le vite dei propri amici e compagni di scuola durante un attacco dei Mangiamorte al villaggio magico di Hogsmeade. Avrebbe continuato a farlo, con ogni capacità e talento che possedeva. E ciò includeva una predisposizione per Incantesimi. Una forza su cui sperava di poter contare per creare un potente scudo in favore della Luce.

Era un piano audace, di proporzioni incredibili. Lily era spaventata al solo pensiero - e non sapeva cosa fosse più spaventoso: la prospettiva di un fallimento, o le possibili complicazioni del successo.

Ma non l'avrebbe mai saputo senza fare un ulteriore passo in avanti. Cioè digitare sei-due-quattro-due sulla tastiera del telefono.

"Benvenuta al Ministero della Magia," disse la voce meccanica registrata. "Nome e posizione, prego."

"Lily Evans," disse Lily con un respiro profondo, "Apprendista ricercatrice in Incantesimi."

~ * ~

 

Ministero della Magia
Ufficio dell'Applicazione delle Leggi sulla Magia
Quartier Generale degli Auror

Egregio signor Potter,

siamo lieti di informarla che la sua domanda di ammissione all'Accademia per Auror è stata accettata.

I nuovi apprendisti dovranno fare rapporto all'Accademia per Auror a Tintagel Castle, in Cornovaglia, il primo settembre, dove attenderanno ulteriori ordini.

Le ricordiamo che il lavoro di Auror è altamente rischioso e richiede grande forza d'animo, oltre che d'intelletto. L'addestramento consisterà in tre anni di apprendimento e test. Oltre la metà dei nostri apprendisti non supera ciascun anno di corso. La preghiamo di non tentare questa carriera se non ha una vera vocazione.

Ci congratuliamo con lei per essere stato accettato, e le porgiamo i nostri migliori auguri nel caso decida di continuare con l'addestramento.

Cordiali saluti,

Bartemius Crouch
Capo Ufficio
Applicazione Leggi sulla Magia

 

Sarebbe dovuto essere un risultato da festeggiare - l'ammissione all'Accademia per Auror, l'opportunità di unirsi ai pochi che combattevano contro Voldemort. L'opportunità di fare la differenza. Ma James Potter non ne era soddisfatto.

La guerra contro Voldemort aveva preso una piega sempre peggiore durante tutto il mese precedente. Gli ultimi Dissenatori rimasti alla prigione di Azkaban se n'erano andati. Era estate, ma il tempo era freddo e umido, mentre i mostri succhia-anima vagavano liberi per la Gran Bretagna.

Diagon Alley e le altre strade di negozi nella Gran Bretagna magica erano città fantasma. La gente vi passava occasionalmente, in gruppi ristretti; nessuno osava viaggiare da solo. Anzi, era già raro che la gente si avventurasse fuori di casa. Le aziende di sicurezza magica facevano una fortuna vendendo barriere per case private, anche se tutti sapevano che se il più potente mago Oscuro del periodo voleva eliminare qualcuno, qualche misero incantesimo non l'avrebbe certo fermato.

E Voldemort continuava ad acquistare potere. Intorno a lui si radunavano sempre nuovi sostenitori, non solo provenienti dalla comunità dei maghi. Stava radunando lupi mannari - all'amico di James, Remus Lupin, ci volle una settimana per smettere di tremare, dopo aver ricevuto quella lettera - e si diceva che si stesse alleando anche con i giganti europei.

Il loro mondo stava cadendo a pezzi, e nemmeno il Ministero, nonostante tutti gli sforzi di Bartemius Crouch come Capo dell'Ufficio dell'Applicazione delle Leggi sulla Magia, sembrava in grado di impedirlo. Dopo l'abbandono della prigione di Azkaban da parte dei Dissennatori, un numero consistente di Auror dovette essere inviato lì per fare la guardia; considerato il numero dei caduti, la squadra degli Auror, una volta formidabile, era ridotta ai minimi termini. Avevano bisogno d'aiuto.

E James aveva bisogno di fare qualcosa. Per questo motivo lui e il suo migliore amico, Sirius Black, avevano spedito le loro domande di ammissione all'Accademia per Auror ancora prima di ricevere via gufo i risultati dei M.A.G.O. Sette M.A.G.O. Eccezionali a testa avevano praticamente garantito loro l'ammissione alla prestigiosa Accademia - non che il prestigio avesse niente a che fare con il loro desiderio di entrarci. La lettera di conferma non era stata affatto una sorpresa.

Ma lo era l'esitazione di James nel rispondere.

All'inizio, lui e Sirius volevano entrare negli Auror per unire le forze contro Voldemort; per catturarlo e consegnarlo alla giustizia. Inizialmente, quando l'avevano deciso, era stato per gioco - la prosecuzione delle loro maratone di fatture contro i Serpeverde nei corridoi di Hogwarts, quando erano ancora studenti del quinto anno, arroganti e ignoranti.

Poi gli ideali di James erano cambiati e si erano fatto più seri: gli eventi degli ultimi due anni di scuola avevano scosso il suo mondo e l'avevano costretto a cambiare in meglio, o almeno così sperava. Si era ritrovato a porsi domande sui mezzi da usare per raggiungere il proprio fine - si era reso conto che gli strumenti impiegati per fare giustizia erano tanto importanti quanto il verdetto finale.

Il Ministero della Magia, però, dopo sette anni di guerra non sembrava aver raggiunto la stessa conclusione. Al contrario, sembrava che Bartemius Crouch diventasse più brutale e spietato ogni anno che passava con Voldemort ancora in libertà.

Due Natali prima Crouch aveva ordinato un rogo per catturare dieci Mangiamorte. Trentasei Babbani erano morti nella tragedia del Natale delle Ceneri, ma questo non aveva impedito a Crouch di raggiungere un nuovo livello di spietatezza. Solo la settimana precedente, sulla Gazzetta del Profeta James aveva letto di un'iniziativa allarmante: l'uso, da parte degli Auror, di Maledizioni senza Perdono sui Mangiamorte era ormai ufficialmente approvato, se non incoraggiato.

Quella notizia aveva fatto correre un brivido lungo la schiena di James. Se si fosse unito agli Auror ora, avrebbe dovuto imparare ad eseguire le Senza Perdono - Imperio, Crucio, e Avada Kedavra. Maledizioni per controllare, torturare e uccidere. Erano le maledizioni usate frequentemente da Voldemort e dai suoi Mangiamorte. E ora, a quanto sembrava, sarebbero state ostentate anche dalla Luce.

Tutto ciò li avrebbe forse resi diversi da Voldemort?

Cosa avrebbe detto Lily, la ragazza di James, intelligente e di alti principi, se avesse saputo che lui combatteva Voldemort con le stesse armi che i maghi Oscuri usavano per terrorizzare la comunità magica? James ricordava chiaramente ogni osservazione pungente che lei gli aveva fatto in passato, il suo disgusto per chiunque si abbassasse al livello dei nemici.

Lily credeva in lui ora; James non poteva deluderla. Doveva esserci un altro modo di combattere, oltre a catturare maghi Oscuri per conto del Ministero e a conformarsi alla contorta logica di giustizia di Bartemius Crouch.

~ * ~

Dopo neanche due settimane dall'inizio del suo nuovo lavoro, Lily era già scontenta. Il Reparto di Incantesimi dell'Ufficio per l'Educazione e la Ricerca magica soffriva di gravi carenze di personale: visti i pochi fondi investiti nella ricerca in tempo di guerra, poche persone erano disposte a fare gli straordinari per un salario ridotto. Stando così le cose, a Lily, che era la più giovane dello staff, venivano assegnati i lavori più strani per conto dei ricercatori più esperti: da compiti umili come incantare gli appunti, a noiose richieste di rivelare le reti di incantesimi. Non appena i ricercatori esperti avevano scoperto la sua abilità negli Incantesimi Rivelatori - abilità che pochi possedevano - non avevano mancato di approfittarne, tenendola impegnata ad assisterli nella manipolazione di incantesimi, da Accio a Evanesco. Erano studi interessanti e potenzialmente utili - ma non in tempo di guerra.

Lily non ebbe bisogno di lavorare un mese intero per rendersi conto di quale sarebbe stato il suo contributo agli sforzi di ricerca per la guerra: praticamente nullo. Vedere infranti i propri ideali fu doloroso; al posto dell'immagine splendente di utilità che si era costruita quando immaginava di lavorare accanto a maghi e streghe più esperti su incantesimi utili alla guerra, si affannava a fare l'assistente a menti capaci di produrre Incantesimi di Appello e Sparizione, ma apparentemente non interessate a sortilegi in grado di salvare delle vite.

"Non è possibile," le disse Clíodhna Finnigan, quando Lily le espose le proprie idee. "E certamente pericoloso. Non vorremo certo aizzare Chi-sai-tu contro di noi, no?"

"Nessun interesse da parte del Ministero," brontolò Graham Staples, il responsabile dell'ufficio. "Non gliene frega una cacca di Doxy a nessuno della ricerca, adesso. No - tutti i Galeoni devono andare all'Applicazione delle Leggi sulla Magia. Non abbiamo neanche uno Zellino da spendere per finanziare nuovi progetti." Questo pose freno a ogni nuova iniziativa suggerita da Lily.

Era un peccato, pensava Lily. Le squadre di Auror erano messe così male - decimate con l'ascesa al potere di Voldemort; ridotte a combattere con le stesse maledizioni che avrebbero dovuto estirpare. Sapeva che proprio per questo motivo James era incerto se accettare o meno l'ammissione all'Accademia per Auror. Ma se non si fossero presentate alternative ci sarebbe andato, perché non sarebbe mai stato capace di starsene seduto a guardare mentre i maghi Oscuri si scatenavano.

A lei sarebbe dispiaciuto vederlo entrare nell'Accademia, sapendo che avrebbe dovuto adeguarsi ai metodi disumani del Ministero. Ma avrebbe compreso che non c'era altra via, perché sapeva già che esistevano poche strade, oltre a quella degli Auror, che permettevano di essere in prima linea nella battaglia contro Voldemort.

~ * ~

L'occasione che James aspettava arrivò a fine agosto, in un cupo sabato di pioggia. L'uccello color cremisi apparve dal nulla, emettendo un trillo acuto che metteva i brividi. James gridò e fece un salto indietro.

La fenice che stava normalmente appollaiata nell'ufficio di Silente lo guardava con penetranti occhi neri.

"Fanny," la riconobbe James, allungando una mano per accarezzarne lo splendido piumaggio. Gli rimase in mano una piuma rossa e oro. James fissò Fanny con sguardo indagatore; lei aprì il becco per far uscire le dolci note del suo canto. James fu percorso da un brivido d'eccitazione - anche se non ne capiva il motivo, sapeva che era arrivata la tanto desiderata opportunità di rendersi utile contro Voldemort.

Lasciando echeggiare nell'aria un'ultima nota, Fanny svanì e lasciò una lettera al suo posto, indirizzata a James con una familiare grafia sinuosa.

Con mani tremanti, James srotolò la pergamena per leggere quello che Silente aveva scritto.

 

 

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